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a cura di Riccardo Marchis

Carlo Chevallard. Diario

1942-1945

 
Storia e memoria
€ 20,00
608 pagine, ill. b/n
2005
978-88-7904-002-0

 

Il diario di Carlo Chevallard rappresenta la maggior fonte di memoria sulla guerra a Torino, una memoria coeva ai fatti, unica per ampiezza e sagacia, cui è difficile trovare un parallelo nelle scritture personali italiane del periodo. Il libro restituisce, assieme alla realtà del conflitto, la dimensione soggettiva, le emozioni e, in definitiva, il clima in cui si produssero eventi che toccarono ogni aspetto della vita delle persone. Tracce della guerra segnano ancora la città. Schegge di memoria si addensano intorno ai singoli fatti, sebbene anche di questi impallidisca il ricordo. Il diario dipinge uno scenario, stende un tessuto in cui i ricordi e le immagini si riannodano, riprendendo successione e significato agli occhi dei lettori di oggi. Chevallard riferisce delle modificazioni ingenerate nelle condizioni di esistenza, nelle abitudini e nel modo di pensare dal precipitare di una guerra rovinosa, contrassegnata dal continuo andirivieni degli stati d’animo e delle coscienze che solo può essere colto attraverso il procedere, giorno per giorno, delle notazioni. Le caratteristiche peculiari di questa scrittura spiegano i motivi di un’edizione integrale che ripristina le parti omesse in occasione di una precedente edizione ridotta.
 

Carlo Chevallard nasce a Torino il 15 dicembre del 1913, frequenta il Liceo classico Massimo D’Azeglio, dove ha tra i suoi insegnanti Augusto Monti, quindi si laurea in Economia e Commercio e in Scienze Politiche. Negli anni che sono oggetto del diario è dirigente di un’azienda metalmeccanica di dimensioni medio-piccole, impegnata nelle produzioni di guerra. Muore il 9 dicembre 1974, poco dopo aver visto la pubblicazione del suo diario nell’edizione parziale stampata per i tipi di “Le Bouquiniste” di Torino.

 

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