Home » Scopri come non cadere nei tre errori più frequenti nel calcolo del ticket NASpI

Scopri come non cadere nei tre errori più frequenti nel calcolo del ticket NASpI

Amici, oggi parliamo di un argomento che può sembrare un po’ arido, ma che è fondamentale per la nostra vita lavorativa: il ticket NASpI. Questo contributo aziendale viene versato al lavoratore quando il rapporto di lavoro si conclude, ma attenzione, non sempre e non automaticamente. Ecco dove spesso ci si inciampa! Ma non preoccupiamoci, oggi vi spiego tutto per filo e per segno.

Il ticket NASpI: cosa c’è da sapere?

Iniziamo col dire che il ticket NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un contributo che l’azienda deve versare al dipendente quando il rapporto di lavoro finisce, ma solo se il licenziamento non è colpa del lavoratore. Se vi dimettete senza un motivo valido, niente ticket. Ma se siete costretti a lasciare il lavoro per cause indipendenti dalla vostra volontà, allora sì che avete diritto a questa tutela.

Calcolo del ticket: come si fa?

Il ticket si calcola sul 41% del massimale mensile di NASpI, che viene aggiornato ogni anno dall’INPS. Per il 2024, ad esempio, il massimale è 1.550,42 euro. Quindi il primo errore da evitare è usare un vecchio valore del massimale. Non dimenticate che il ticket va calcolato anche in base alla tipologia di lavoro (part-time o full-time) e che si calcola come mese intero anche se avete lavorato solo 15 giorni.

Evitare errori nel calcolo dell’anzianità aziendale

Un altro errore comune riguarda il calcolo dell’anzianità aziendale. Non si devono conteggiare i periodi di maternità e di aspettativa non retribuita. E se siete stati assunti da un nuovo datore di lavoro dopo un’operazione societaria, l’anzianità acquisita con l’azienda precedente conta come tempo utile.

Quando il ticket NASpI è dovuto

Infine, ricordate che il ticket NASpI è dovuto non solo in caso di licenziamento, ma anche in caso di dimissioni giustificate. Non è invece previsto per le dimissioni volontarie. E attenzione, anche nei licenziamenti collettivi il ticket è dovuto, ma bisogna rispettare precise disposizioni normative.

Errore nel calcolo del ticket NASpI: cosa fare?

Se avete commesso errori nel calcolo del ticket NASpI, non disperate. Sull’INPS è possibile trovare tutte le informazioni per la regolarizzazione dei periodi di paga già scaduti. Non esitate a consultare il sito per mettervi in regola.