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Geolier: un dialogo sincero con gli studenti di Napoli tra successi, paure e amore per la città

Geolier, il cantante che ha conquistato il cuore degli italiani con la sua voce e le sue parole, ha deciso di tornare nella sua città natale, Napoli, e di aprirsi in un dialogo sincero con gli studenti dell’Università Federico II. Ha parlato del suo successo, delle sue paure, ma soprattutto del suo amore per Napoli, una città che, a suo dire, viene troppo spesso etichettata in modo ingiusto. Non ha esitato a definire i pregiudizi verso la sua città come “stupidi” e ha sottolineato come Napoli non sia solo malavita e violenza, ma abbia anche un lato buono.

Geolier, un eroe moderno tra i suoi

Emanuele Palumbo, conosciuto come Geolier, è nato e cresciuto nel quartiere di Secondigliano, a Napoli. Dopo il successo inaspettato al Festival di Sanremo e la distribuzione del singolo “L’ultima poesia“, in collaborazione con Ultimo, il cantante ha deciso di tornare a casa, tra i suoi compaesani. Ma non solo, ha voluto anche incontrare gli studenti dell’Università Federico II, parlando non solo della sua carriera, ma anche del suo legame con la città natale. Un legame forte, che si percepisce in ogni sua parola e in ogni sua canzone.

La paura di non essere compreso

Nonostante il successo e la fama, Geolier ha ammesso di avere delle paure. La più grande, ha rivelato, è quella di non essere compreso. “Lo scorso anno, ‘Il Coraggio dei Bambini’ è stato il mio pezzo più ascoltato, ma in molti non capiscono il napoletano”, ha spiegato. Questo timore lo fa soffrire, perché teme di non poter esprimere a pieno il suo messaggio. Nonostante la sua giovane età, i dubbi e le paure non mancano, ma Geolier non ha paura di mostrarli, di condividerli con i suoi coetanei.

L’elogio agli studenti

Ma l’incontro non è stato solo un momento di confidenza da parte di Geolier. Il cantante ha anche voluto fare i complimenti agli studenti universitari, ammirando la loro capacità di gestire le pressioni. “Sopportate delle pressioni assurde sul lungo periodo. Vi invidio. Dovreste spiegare voi a me come fate“, ha detto. E in quel momento, Geolier non era più solo il cantante famoso, ma un giovane come tanti altri, con le sue paure, i suoi dubbi, ma anche con la sua voglia di imparare e di crescere.