Home » Scorzonera e Scorzobianca: due vecchie conoscenze tornano a farci visita in cucina

Scorzonera e Scorzobianca: due vecchie conoscenze tornano a farci visita in cucina

Scorzonera e Scorzobianca, due nomi che forse ti suoneranno nuovi, ma che invece sono vecchie conoscenze della cucina di una volta. Grazie alla crescente popolarità delle dieta vegetariane e vegane, queste due radici stanno tornando a far parlare di sé. Ma cosa sono esattamente e come possiamo usarle in cucina? Andiamo a scoprirlo.

Scorzonera e Scorzobianca: un ritorno al passato in cucina

La carota è sicuramente la radice più famosa e utilizzata in cucina. Ma non dimentichiamoci di ravanelli, barbabietole, zenzero, rape, patate e così via. Queste radici sono ben note e utilizzate in cucina per varie preparazioni. Ma ci sono altre radici, un po’ dimenticate, che stiamo riscoprendo. Parliamo della Scorzonera e della Scorzobianca. Entrambe provengono da piante della famiglia delle Asteraceae, proprio come i cardi o i carciofi. Le piante sono facili da coltivare e possono raggiungere anche un metro e mezzo d’altezza, con bellissime infiorescenze a margherita.

Scorzonera e Scorzobianca: un viaggio tra colore e sapore

La Scorzobianca si distingue per le sue infiorescenze di colore rosa-lilla, mentre la Scorzonera sfoggia fiori gialli. Ma la differenza più grande si trova nelle radici: come suggeriscono i loro nomi, una ha un colore scuro, quasi nero, e l’altra è chiara, quasi bianca. Ma non finisce qui: anche la consistenza e il sapore cambiano. La Scorzonera ha una polpa croccante e un po’ amara, mentre la Scorzobianca è più carnosa e dolce. A seconda della radice, possono essere mangiate crude o cotte.

Scorzonera e Scorzobianca: benefici e utilizzo in cucina

Queste radici non sono solo gustose, ma anche ricche di proprietà benefiche. Contengono vitamine del gruppo C ed A, ma in particolare quelle del gruppo B, soprattutto B2 e B6. Tra i minerali, invece, troviamo calcio, rame, ferro, fosforo, magnesio e potassio. Questi nutrienti sono fondamentali per la salute di ossa, pelle, vista e denti, ma rappresentano anche una preziosa fonte di energia. L’alto contenuto di ferro e rame potenzia l’effetto benefico delle altre vitamine. Ma attenzione: una volta tagliate, la polpa tende a annerire rapidamente. Quindi, proprio come si fa con i carciofi, è consigliabile immergerle in acqua e limone, o acqua e aceto.

Ma come si possono utilizzare in cucina? La Scorzobianca va consumata cotta. Di solito si lessa, poi si procede con altre cotture o preparazioni: frittura, cottura in forno. Si sposa bene con i piatti a base di pesce o nella preparazione di risotti. La Scorzonera, invece, può essere consumata sia cotta che cruda. Basta tagliarla sottile e aggiungerla alle insalate o usarla come contorno.

In conclusione, queste radici meritano di essere riscoperte e provate nelle loro varie forme e cotture. Chissà, potrebbero diventare le protagoniste delle tue prossime ricette!