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Quando è doveroso mantenere i figli maggiorenni e quando non lo è?

Parliamoci chiaro, l’argomento del mantenimento dei figli maggiorenni può diventare un bel grattacapo. Da una parte, ci sono i genitori che si chiedono fino a quando devono sostenerli economicamente. Dall’altra, ci sono i giovani che si domandano fino a quando possono contare sull’aiuto dei genitori. E in mezzo a tutto ciò, ci sono le leggi italiane che cercano di fare un po’ di chiarezza. Ma non preoccupatevi, perché oggi cercheremo di capire insieme quando è obbligatorio e quando no mantenere i figli maggiorenni.

Quando è obbligatorio mantenere i figli maggiorenni?

Innanzitutto, bisogna capire che il mantenimento dei figli maggiorenni non è un optional. Se il figlio non è economicamente autosufficiente, i genitori sono tenuti a mantenerlo. Ma attenzione, non stiamo parlando di un “assegno di mantenimento” come per i minori, bensì di un “contributo al mantenimento“. Questo perché i figli maggiorenni hanno diritti e doveri, e quindi anche loro devono contribuire, in base alle proprie possibilità, al proprio sostentamento. E poi c’è un’altra cosa importante da sapere: il mantenimento non è dovuto solo se il figlio frequenta l’università, ma anche se sta cercando lavoro, se è disoccupato o se ha una malattia che gli impedisce di lavorare.

Quando non è obbligatorio mantenere i figli maggiorenni?

Dall’altra parte, ci sono i casi in cui il mantenimento non è obbligatorio. Per esempio, se il figlio maggiorenne ha un lavoro stabile e ben retribuito, i genitori non sono tenuti a mantenerlo. Oppure, se il figlio non studia né cerca lavoro, i genitori possono decidere di non mantenerlo. Infatti, la legge prevede che il figlio maggiorenne deve dimostrare di essere “meritevole“, cioè di impegnarsi per cercare un lavoro o per portare avanti gli studi. Inoltre, i genitori non sono tenuti a mantenere i figli maggiorenni se questi hanno un comportamento scorretto o antisociale.

Cosa dice la legge italiana?

Per fare un po’ di chiarezza, vediamo cosa dice esattamente la legge italiana. Secondo l’articolo 316 bis del Codice Civile, i figli maggiorenni hanno diritto al mantenimento solo se non sono in grado di provvedere autonomamente al proprio sostentamento. Inoltre, l’articolo 337 ter del Codice Civile stabilisce che il contributo al mantenimento deve essere proporzionato alle risorse dei genitori e alle condizioni personali ed economiche del figlio. Insomma, come vedete, la questione non è così semplice come sembra. Ma con un po’ di pazienza e di attenzione, si può capire come funziona il sistema del mantenimento dei figli maggiorenni.