Home » Diego Abatantuono: un comico che sa far ridere, ma non sempre ride lui

Diego Abatantuono: un comico che sa far ridere, ma non sempre ride lui

Ciao a tutti! Oggi parliamo di un personaggio che ha fatto la storia della comicità italiana: Diego Abatantuono. Ma non solo di questo. Parliamo anche di come la sua risata, spesso, nasconda una certa preoccupazione per lo stato attuale della comicità. Abatantuono è noto per la sua capacità di farci ridere, ma sapevate che c’è solo un collega che riesce a farlo ridere davvero? E avete idea di cosa pensa della comicità attuale? Andiamo a scoprirlo insieme.

Chi è Diego Abatantuono?

Diego Abatantuono è un attore e comico italiano che ha saputo conquistare il pubblico con le sue performance ricche di ironia e di satira. Nato a Milano nel 1955, Abatantuono ha iniziato la sua carriera nel teatro di cabaret, per poi passare al cinema e alla televisione. Tra i suoi ruoli più famosi, ricordiamo quelli in “Eccezzziunale… veramente” e “Mediterraneo”, film che gli ha valso un David di Donatello. Ma nonostante il successo, Abatantuono non ha mai smesso di guardare con occhio critico il mondo della comicità.

Chi fa ridere Abatantuono?

Nonostante sia uno dei comici più amati d’Italia, Diego Abatantuono ha rivelato che c’è solo un collega che riesce a farlo ridere davvero: Paolo Rossi. Sì, proprio lui, l’indimenticabile protagonista di “Zelig”. Secondo Abatantuono, Rossi ha quella rara capacità di far ridere senza ricorrere a battute volgari o offensive. Un talento, questo, che Abatantuono ritiene sempre più raro nella comicità contemporanea.

Cosa pensa Abatantuono della comicità attuale?

Diego Abatantuono non ha peli sulla lingua quando si tratta di esprimere la sua opinione sulla comicità di oggi. Secondo lui, stiamo assistendo a una sorta di regressione, con una comicità sempre più basata su battute volgari e offensive. Per Abatantuono, l’umorismo dovrebbe essere un modo per far riflettere, non per offendere. E per farlo, serve talento e intelligenza, qualità che, secondo lui, stanno diventando sempre più rare. Un pensiero che ci invita a riflettere sullo stato della comicità in Italia e nel mondo.