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La Pasqua nella busta paga: cosa aspettarsi se lavori in questi giorni festivi

Siamo tutti d’accordo che la Pasqua è una delle feste più attese dell’anno, vero? Non solo per le uova di cioccolato o per la possibilità di riunirsi in famiglia, ma anche per il fatto che, per molti lavoratori, significa un giorno di riposo retribuito. Ma come viene gestita questa festività in busta paga? E cosa succede se si lavora in questi giorni? Scopriamo insieme tutte le risposte a queste domande.

Il valore della pasqua in busta paga

Iniziamo con il dire che la Pasqua, essendo la festa più importante per i cristiani, è segnata in rosso sul calendario di lavoro. Quest’anno la festa cade il 31 marzo, mentre il Lunedì dell’Angelo, o Pasquetta, è il 1° aprile. Molti lavoratori si chiedono come vengono gestite queste festività in busta paga. Ebbene, durante i giorni festivi, il dipendente ha generalmente il diritto di non lavorare, ma riceve comunque la retribuzione. Quindi, se te la stai prendendo comoda a casa durante la Pasqua, non preoccuparti, il tuo stipendio non ne risentirà.

Pasqua e pasquetta: due giornate retribuite diversamente

Ma cosa succede se, invece, devi lavorare in questi giorni? Be’, qui la questione si complica un po’. Il Lunedì dell’Angelo è una giornata festiva retribuita, mentre la Pasqua, che cade sempre di domenica, non figura come festività in busta paga. Quindi, se lavori in questi due giorni, la tua retribuzione sarà gestita in modo diverso. Ma non preoccuparti, non sarai lasciato a mani vuote. Infatti, se l’azienda ti chiede di lavorare durante le festività, è necessario stipulare un accordo individuale tra le parti e le somme riconosciute variano a seconda del tipo di retribuzione che ricevi, se fissa o ad ore.

Dettagli sulla retribuzione per pasqua e pasquetta

Se sei un dipendente con stipendio fisso, non vedrai cambiamenti nella tua retribuzione e avrai diritto ai riposi compensativi per il lavoro svolto durante le festività. Se, invece, sei retribuito a ore, riceverai la normale retribuzione ragguagliata ad 1/6 dell’orario settimanale (o 1/5 in caso di settimana corta) e avrai diritto ai riposi compensativi o alla maggiorazione per lavoro festivo, a seconda del tuo contratto collettivo di lavoro (CCNL). Ma ricorda, la Pasqua non è considerata festività lavorativa per legge, a meno che non sia previsto dal tuo CCNL. Quindi, prima di fare programmi per il tuo stipendio pasquale, è meglio dare un’occhiata al tuo contratto.